Journalism, Videography

Tessere il Valico – Documentario

Tessere il Valico racconta la storia di una vallata, la Val di Lima, e di tre viandanti, Valentina, Andrea e Jacopo, che l’attraversano a piedi. Il fruscio dei piedi sui sentieri della foresta si intreccia ai suoni e alle voci di coloro che abitano la vallata. E’ un’opera corale di ascolto e reciprocazione; è il tentativo di trasformare un’esperienza singolare in un trattato sull’abbandono delle montagne, sulla simbiosi tra uomo e natura, e sulla malinconia del tempo che passa. 

Il lavoro è filmato in prima persona; è l’esperienza di un osservatore partecipe, ma distaccato che non si fa problemi ad indugiare nell’intimità dei suoi personaggi e a mostrarne le loro difficoltà e la loro forza. Ne risulta un racconto intimo, ma di ampio respiro, vasto nei panorami ma vicino allo sterco degli animali e al sudore del cammino delle lunghe giornate di luglio.  

Valentina e Andrea, e la loro guida Jacopo, sono un veicolo di ascolto e trasformazione delle storie delle persone in cui si imbattono. Lo spettatore li seguirà mentre  conoscono la vallata, e mentre rielaborano i racconti che sono stati donati loro. Gli spettatori parteciperanno agli spettacoli dei nostri viandanti tra i viottoli dei paesi della Val di Lima,e sentiranno sulla pelle la voglia di raccontare dei presenti.

Il lavoro è stato girato in Bianco e Nero ed è della durata di 77 minuti.

La giostra del 31, la storia e gli uomini

Videography

Primo episodio di una serie di 5 documentari prodotti da Teletruria sulla Giostra del Saracino e sulla sua storia.

Il lavoro si propone tramite testimonianze dirette, indirette e immagini d’epoca di raccontare l’atmosfera che si respirava nella città di Arezzo durante il ventennio fascista e mostrare l’impatto della dittatura nella narrazione attuale della città e delle sue “tradizioni”.

Arezzo a Domicilio, pubblicato un nuovo Short Doc.

Journalism, Videography

In un’Italia colpita dalla pandemia che investe sempre di più sul terziario, si affida il futuro delle consegne a domicilio a un esercito di ragazzi muniti di biciclette e zaino a spalla. In questi tempi bui, sembra che siano rimasti solamente loro a solcare le strade deserte delle città, e sembrano essere gli unici che ancora lavorano.

Questo breve documentario, prodotto dalla Banca della Memoria del Casentino in occasione della Festa della Toscana 2021 racconta una serata tipica di un fattorino, Filippo, che tra una consegna e un’altra, passa il suo tempo a fare due chiacchiere nel parcheggio di un McDonald.

Primo incontro di Riders Against the Machine

Journalism

I miti dell’era digitale e il mercato del lavoro
Due dottorandi del dipartimento di sociologia dell’Università di Bologna, discutono i risultati dei loro ultimi studi in tema di lavoro nella Gig Economy in Italia. Marco Marrone presenterà il suo ultimo libro Riders Against the Machine, e insieme al Dr. Peterlongo parleranno dei miti della digitalizzazione, della democratizzazione del lavoro, della sua decentralizzazione e di come navigare un mondo in continuo cambiamento.

Dove i Turisti non Vanno – Trailer

Personal Projects, Videography

Teatro studio Krypton ha prodotto questo ultimo lavoro. E’ la storia di quattro artisti, Anna Capolupo, Gioia di Biagio, Marina Arienzale e Albien Alushaj e delle loro creazioni. Il tutto è stato incorniciato all’interno del progetto chiamato RespirArea. Il lavoro verrà reso pubblico a partire dal 27 di Novembre.

RespirArea, progetto che Teatro Studio Krypton ha ideato per la Citta’ Metropolitana, affidandone la curatela a Pietro Gagliano’, si sviluppa in seno ad un processo di indagine avviata nel 2020 in seguito allo stato di emergenza ancora in atto. La ferita causata dalla pandemia e dal lockdown rende necessaria la riflessione sul valore e sulla centralità di una nuova visione dell’arte e della sua relazione con l’essere umano. Per ricucire uno strappo sociale fra arte e vita quotidiana Krypton coinvolge quattro giovani artisti appartenenti all’area metropolitana e li guida nella creazione di altrettanti video e opere pubbliche ispirate alla dimensione del vivere comune e alla difficoltà odierna di concepire unitamente la libertà, la socialità e la solidarietà.

Il progetto mette in campo un confronto sul rapporto tra arte, teatro e emergenza sociale, dove l’artista è chiamato a reinterpretare le condizioni dell’isolamento e della connessione, della relazione, della condivisione luoghi pubblici e di beni immateriali.

I quattro artisti coinvolti sono Albien Alushaj, Marina Arienzale, Anna Capolupo Gioia Di Biagio.Essisi interrogano ed interpretano, ciascuno secondo il proprio lessico, il vuoto lasciato dalla crisi sanitaria, le fratture preesistenti ed evidenziate da quest’ultima, la speranza e l’importanza di sforzarsi per immaginare una nuova possibilità di spazio condiviso, di luogo comune.

Les Foyers Nomades – SUFA 2020

Personal Projects, Videography

 

Dalla battaglia di Campaldino all’esplosione dell’epidemia di Covid 19 il Casentino ha guardato passare secoli di storia e centinaia di generazioni di esseri umani che hanno intrecciato il loro destino a questa terra.
LES FOYERS NOMADES è il nuovo progetto di Cesare Baccheschi che ha scelto come protagonista il Casentino raccontato attraverso la figura di Ayuba Twista e con le musiche di Jacopo Andreini.

Il lavoro è stato prodotto grazie al supporto del Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, Progetto Siproimi, Comune Pratovecchio Stia, Borri SPA, HYmmo Art Lab e dell’Unione dei Comuni Montani Del Casentino e Ecomuseo del Casentino.

Monetizzare l’Immateriale

Teletruria 19/20

Il turismo ad Arezzo sta diventando un’industria sempre più presente e dal successo della quale dipende il nostro futuro e la sostenibilità dell’intero sistema. Ma non tutto è oro quel che luccica e ci sono dei costi che le comunità locali devono sostenere.

Il documentario che andato in onda giovedì 20 febbraio 2020 su Teletruria ha esplorato come si vive nei centri iperturisticizzati e analizza la retorica dietro l’affermazione di questa industria.